Dieci anni di attività, impegno filantropico senza riflettori. È questo lo spirito con cui la Fondazione Quarto Potere, nata nel 2015 e proprietaria della testata Torino Cronaca, ha celebrato il suo decennale istituendo il Premio “Bontà silenziosa”, consegnato nella Sala Colonne di Palazzo Civico davanti ad associazioni, volontari, fondazioni e istituzioni. Un riconoscimento - con il patrocinio della Città - pensato per dare voce a chi opera ogni giorno «senza clamore», come hanno ricordato il vicepresidente Beppe Fossati e il direttore di Torino Cronaca Andrea Monticone. In questo solco si era anche inserito il Premio Commercio conferito pochi giorni fa a 10 commercianti torinesi. La Fondazione ha ideato l'iniziativa insieme a una giuria composta da: Associazione Camminiamo Insieme, Fondazione Crt, Compagnia di San Paolo, Fondazione Maria Teresa Lavazza, Fondazione Ricerca Molinette e Fondazione Venesio. «È questo il cuore pulsante di Torino –ha detto Fossati –. La Fondazione Quarto Potere nasce dal desiderio di far emergere chi coltiva la bontà senza proclami».

 

La bontà sabauda

Un messaggio condiviso dagli enti della giuria, che hanno sottolineato il valore di un eco-sistema solidale fatto di radici profonde, cultura della cura e dell’aiuto ai più fragili e sostegno al territorio. Dalle fondazioni agli ambulatori solidali: la rete che fa vivere la città. Lo ha detto anche il sindaco Stefano Lo Russo, che ha aperto l’evento, ricordando come questo premio sia “molto tori-nese”: «La bontà è un sentimento di cui si parla poco. “Silenziosa”è un’espressione molto nostra: operosa, concreta, forse timida per paura delle critiche. Ma è grazie a voi se tante cose accadono in questa città piena di contraddizioni e, allo stesso tempo, di straordinarie persone».

 

Dalla Fondazione Faro, che si impegna a fornire supporto ai malati terminali, a Ugi Odv, che si occupa dei bambini in cure oncologiche senza dimenticarsi delle loro famiglie, al Sermig, l’Arsenale della pace. Tante realtà, punti di riferimento storici, che operano nella ricerca medica – come la Fondazione Ricerca Molinette, la Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro –fino alle fondazioni familiari come la Venesio, che negli anni ha sostenuto ben 160 progetti con quasi due milioni di donazioni. Particolarmente toccante l’intervento Sergio Chiamparino, ex sindaco di Torino, oggi presidente di "Camminiamo Insieme”, punto di riferimento per la cura sanitaria dei più fragili. «Il nostro ambulatorio in via Cottolengo registra 20mila passaggi all’anno, un terzo del Mauriziano - spiega Chiamparino - con 120 medici e infermieri volontari. Ha una storia laica ma profondamente umana».

 

I dodici premiati

Sono 12 le realtà a cui è stato conferito il Premio “Bontà si-lenziosa”2025: Caritas, Sermig, Croce Rossa Torino, Ugi –Unione Genitori Italiani, Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Gruppo Abele, Piccola Casa della Divina Provvidenza, Fondazione Aief, Asili Notturni Umberto I, Cpd –Consulta per le Persone in Difficoltà, Fondazione Faro, Piazza dei Mestieri. Da ultimo un riconoscimento alla redazione del quotidiano Torino Cronaca per l’impegno costante sul territorio.

Ognuna ha portato una testimonianza intensa: dai 35 anni di servizio ricordati da Pierluigi Dovis per Caritas («Accor-gersi, ascoltare, restare in mezzo alle persone»), ai pochi me-si, ma ambiziosi, di Michele Furci, 28 anni appena, il più giovane presidente metropolitano con le idee molto chiare: «Vogliamo chiedere altri fondi alla Città per accogliere altre 100 persone nei nostri centri». Fino alla «bontà disarmante» evocata dal Sermig e ai racconti delle famiglie accolte quotidianamente da Faro, nella cura dei malati terminali. Oltre ai premiati, la Fondazione Quarto Potere ha voluto consegnare una pergamena ad altre realtà che rappresentano l’ossatura del terzo settore tra cui Abio Torino, Adsss, Associazione Mosaico, Punto Familia, Protezione Civile, Ciao Ci Sentiamo Onlus. Una scelta simbolica per riconoscere il valore diffuso del volontariato, non solo dei singoli progetti ma del tessuto umano che li anima. In-somma, un decennale che vuole guardare avanti: «Non premiamo solo associazioni: premiamo persone che usano il loro cuore per lasciare una traccia nella comunità», ha ricordato Monticone.

 

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